i miei personali occhiali sul mondo

ho formato le mie lenti nel tempo, ora i miei occhi non sono più puri; guardano tutto con criticità, guardano il mondo delle persone e del vuoto, della natura e dell'artificio; guardano il mondo come un'architettura che è stata, che è, che potrebbe... E i miei pensieri ne sono condizionati; pensano, in termini di ciò che è stato, che è, o che potrebbe...

13 maggio 2008

WalkBook-WalkPaper


fiera del libro di Torino; o forse fiera della carta...

tutti libri in attesa di esser venduti, ne più ne meno che libreria vien da dire. si parla di carta a rischio estinzione a causa delle tecnologie multimediali, ed ecco qui niente schermi solo carta, quasi giusto, tutto in regola verrebbe da dire, eppure forse proprio qui l'interattività, la multimedialità avrebbe potuto aiutare il libro ad esser sì un fatto di carta, ma non solo carta da vendere. un'immagine diversa di una fiera che non venda solo i libri, ma li racconti, ne esprima il gusto del singolo: il visitatore che lascia una sua piccola testimonianza e a cui il libro per non confondersi nella moltitudine resta incastonato nella mente.

quale gusto poter ripensare la fiera del libro, progettare non uno stand, ma una stanza evento una sala da the o una discoteca, poco importa che faccia incontrar il libro o almeno la quarta di copertina!!!

2 marzo 2008

in prospettiva solare



"non si chiede pietà al sole."
- Frank Herbert -
(un post rimasto alcuni mesi in archivio)

27 gennaio 2008

temperatura dell'anima




"Il Mediterraneo ha una propria tragicità solare che non è quella delle nebbie. Certe sere, sul mare, ai piedi delle montagne, cade la notte sulla curva perfetta d'una piccola baia e allora sale dalle acque slenziose un angosciante senso di pienezza."
-A. Camus-





cambiare l'inverno...cambiare l'inverno si può; è magari cambiare la nostra quotidianità. il freddo nord è allora un'istituzione da cui rifuggire per cercare nel caldo quella temperatura che si addice al proprio animo. congelata dall'abitudine allora l'anima non ha più sogni. correre al sud, per scaldarsi, e risvegliare un animo sognatore; abbandonare i progetti del domani così simili alla giornata di oggi.
un animo anarchico, un animo mediterraneo, dove il caldo, che tutto stanca, e dove il passo lento e i pensieri sonnolenti ispirano a guardare al mondo con occhi nuovi.

20 gennaio 2008

19 gennaio 2008

65° Pearl

capita ogni tanto di trovare qua e là, in questo caso si tratta di un piccolo trafiletto di giornale, qualcosa che risveglia un acuto desiderio di scoprire cose che ci son sempre passate tra le mani, ma sulle quali non ci siamo mai soffermati... ecco la storia: 65 anni fa nasceva Janis Joplin; a questo punto pur avendo ascoltato centinaia di volte il suo ultimo album, pubblicato pochi giorni prima della morte, Pearl (soprannome della cantante) non mi ero mai preso la briga di leggerne tutti i testi o scoprire la sua biografia... oggi spinto da quell'articolo mi son gettato in internet per "acculturarmi".
in questo cercare alla fine ho trovato anche, sull'onnipresente you-tube, un bel video di quella canzone, Mercedes-Benz, che sin dal primo ascolto mi è rimasta impressa per la ruvidità che emanava, graffiante e bellissima, divenuta immediatamente il requiem per la morte della cantante...

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Oh Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
My friends all drive Porsches, I must make amends.
Worked hard all my lifetime, no help from my friends,
So Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?

Oh Lord, won’t you buy me a color TV ?
Dialing For Dollars is trying to find me.
I wait for delivery each day until three,
So oh Lord, won’t you buy me a color TV ?

Oh Lord, won’t you buy me a night on the town ?
I’m counting on you, Lord, please don’t let me down.
Prove that you love me and buy the next round,
Oh Lord, won’t you buy me a night on the town ?

Everybody!
Oh Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
My friends all drive Porsches, I must make amends,
Worked hard all my lifetime, no help from my friends,
So oh Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
That’s it!
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